Un approccio olistico alla transizione digitale e ecologica: la visione di REMIRA Italia

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La transizione digitale e quella ecologica stanno diventando sempre più interconnesse, e le aziende stanno riconoscendo la necessità di abbracciare entrambe per rimanere competitive sul mercato. 

 

Nel settore della moda, in particolare, questa rivoluzione tecnologica e ambientale sta prendendo piede in modo rapido e secondo la nostra esperienza non sarà più a lungo rimandabile. Questo fenomeno è motivato da una serie di fattori interconnessi che convergono per definire il cambiamento nel panorama della moda. In primo luogo, c'è un crescente interesse e sensibilizzazione da parte del pubblico nei confronti delle questioni ambientali. Gli eventi climatici estremi, l'inquinamento e la perdita di biodiversità sono diventati sempre più evidenti, e la società sta riconoscendo la necessità di agire in modo sostenibile per preservare il nostro pianeta.

Inoltre, c'è stata una notevole crescita nell'interesse per la moda sostenibile e l'abbigliamento eco-friendly. I consumatori di oggi si informano e fanno scelte d'acquisto basate sulla trasparenza delle aziende produttrici, tenendo conto dell'effetto che tali aziende hanno sull’ambiente, sia in termini di sostenibilità dei processi produttivi che di impatto sull'ecosistema. Questo si traduce in una maggiore domanda di capi di abbigliamento realizzati con materiali sostenibili e green, processi di produzione eco-compatibili e un'attenzione particolare alle condizioni di lavoro etiche.

La moda sostenibile è cruciale per il settore del fashion, promuove, infatti, l'adozione di pratiche responsabili in ogni fase del ciclo di vita di un capo d' abbigliamento. La moda sostenibile, inoltre, non si limita solo a ridurre l'impatto ambientale, ma si estende anche alla promozione della trasparenza, dell'equità nella catena di approvvigionamento e della ricerca di materiali e processi innovativi.

Tra le motivazioni che spingono il settore della moda verso la digitalizzazione c'è anche la necessità di diminuire gli sprechi per migliorare l'efficienza e ridurre i costi. Infine, le normative stanno spingendo le aziende verso queste direzioni, come ad esempio il Passaporto Digitale dei Prodotti o Digital Product Passport (DPP) di cui si prevede l'entrata in vigore nel 2027.

Ma come si attua con successo la transizione digitale e ecologica senza sentirsi sopraffatti dalla mole di lavoro e dagli sforzi richiesti?

Il nostro consiglio è di abbracciare un approccio che tenga conto di tutti gli aspetti rilevanti nell'affrontare le sfide necessarie per la transizione digitale.

La strategia che proponiamo noi di REMIRA Italia, infatti, si basa su una visione globale e progressiva, in cui riconosciamo la necessità di importanti trasformazioni per garantire un futuro sostenibile. Questa prospettiva ci permette di considerare in modo approfondito e ponderato le sfide e le opportunità che si presentano, per creare soluzioni durature e responsabili.

Siamo convinti che solo attraverso una visione comprensiva ed un approccio olistico e graduale si possano ottenere risultati significativi e sostenibili nel lungo termine.

Cosa si intende per approccio olistico e perché è così importante?

L'approccio olistico, noto anche come approccio sistemico o visione olistica mira a comprendere un sistema attraverso una visione globale e integrata anziché focalizzarsi solo su elementi specifici. Nel contesto della gestione aziendale, l'approccio olistico implica che le decisioni e le azioni siano prese tenendo conto delle interazioni complesse tra vari aspetti, tra cui le persone, i processi, l'ambiente e altri fattori rilevanti. 

L'importanza di questo approccio emerge chiaramente considerando le numerose sfide che le aziende di moda e le loro supply chain devono affrontare, tra cui la gestione delle previsioni di vendita, la produzione del fashion, la gestione delle materie prime, la qualità dei prodotti fashion, la collaborazione con fornitori, l'ottimizzazione dei trasporti per ridurre le emissioni, la gestione dei resi e molte altre. La digitalizzazione di queste sfere potrebbe sembrare un impegno costoso e complesso, ma in realtà è l'opposto.

Solo attraverso l'approccio olistico che affronta gradualmente tutte queste sfide, un'azienda di moda può sviluppare una roadmap che favorisca l'ottimizzazione e il miglioramento dei processi aziendali. Il cuore di questa trasformazione è la concretezza, poiché trasformare gli ideali sostenibili in azioni tangibili è diventato fondamentale.

La trasformazione digitale di questi sistemi e processi consente di monitorare in tempo reale le attività, individuare inefficienze, ottimizzare i processi, garantire una catena di approvvigionamento sostenibile e promuovere un'economia circolare. In sintesi, la digitalizzazione non solo migliora l'efficienza economica, ma contribuisce anche ad una gestione più sostenibile sull’ambiente, superando le limitazioni dei processi fisici tradizionali.

L'implementazione del Digital Product Passport nelle aziende del Fashion

Nel settore della moda, si compirà un passo decisivo verso la sostenibilità con l'adozione del Passaporto Digitale dei Prodotti (DPP). Tuttavia, questo richiede una gestione complessa dei diversi dati e informazioni, che deve essere integrata e adottata gradualmente nei processi aziendali anziché essere affrontata in fretta quando la comunità europea la renderà obbligatoria come ha già fatto la Francia con la legge AGEC (Loi Anti-gaspillage pour une économie circulaire) per promuovere un’economia sempre più circolare.

La strategia che suggeriamo è quella di preparare le aziende gradualmente, iniziando con l'integrazione delle informazioni e dei dati già disponibili in azienda. In questo modo, quando la struttura del Passaporto sarà definita ufficialmente, l'azienda sarà pronta a ottimizzarla ed estenderla. Questo approccio coinvolge i consumatori fin dall'inizio su temi importanti come la sostenibilità ambientale, evitando al contempo la sensazione di impreparazione o la necessità di investimenti eccessivi per rispettare gli obblighi di legge.

È fondamentale stabilire obiettivi minimi ma raggiungibili per le aziende che partecipano al processo (brand, fornitori e sub-fornitori), indipendentemente dalle loro dimensioni. Questi obiettivi rappresentano un punto di partenza concreto che può essere progressivamente ampliato man mano che le aziende acquisiscono una maggiore comprensione della loro catena di approvvigionamento e delle opportunità di miglioramento. Questo supera la sensazione di impotenza rispetto agli obiettivi ambiziosi e sblocca il potenziale per un cambiamento positivo.

La transizione verso la sostenibilità richiederà uno sforzo congiunto di tutta l'industria della moda, inclusi marchi, produttori, fornitori e consumatori. Le imprese devono adottare pratiche più sostenibili, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo condizioni di lavoro etiche. I consumatori possono fare scelte più sostenibili, riducendo l'impatto ambientale e sostenendo la moda sostenibile attraverso acquisti responsabili.

La collaborazione, l'innovazione e lo sviluppo sono fondamentali per guidare il cambiamento, verso un'industria della moda più green e socialmente responsabile, riducendo gli sprechi e preservando il pianeta per le generazioni future.

 

In conclusione, l'approccio olistico alla sostenibilità è essenziale per il futuro delle aziende e dell'ambiente. Richiede impegno, concretezza e un cambiamento culturale profondo, ma è un percorso che porta a una sostenibilità autentica e duratura.
Come REMIRA possiamo supportare le aziende in questo viaggio e aiutarle a diventare agenti di cambiamento positivo per il bene delle generazioni future e dell'ambiente.

Scopri di più sul Digital Product Passport (DPP)